Misano al fianco della campagna per la sicurezza dei ciclisti sulla strada

Misano Adriatico aderisce alla campagna di sensibilizzazione e di attenzione alla sicurezza sulle strade promossa dalla ciclista Paola Gianotti. Partito venerdì da Torino, il Giro per la sicurezza lungo le strade del Giro d’Italia percorrerà i Comuni toccati da sei tappe dalla corsa rosa tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Toscana. Lungo il tragitto verranno installati oltre 240 cartelli che invitano a dare attenzione ai ciclisti sulla strada, toccando circa 50 comuni italiani.

Oggi il Giro ha fatto tappa a Misano Adriatico, dove, alla presenza del sindaco Fabrizio Piccioni e dell’Assessore allo Sport Filippo Valentini, è stato inaugurato il cartello che invita ciclisti e automobilisti a mantenere una distanza tra veicoli di 1,5 metri in fase di sorpasso.

"Misano Adriatico, in quanto Comune ciclabile, non poteva che aderire con entusiasmo a questa iniziativa – spiega il sindaco Fabrizio Piccioni -. Per il terzo anno consecutivo il nostro Comune è stato insignito della bandiera gialla che premia le amministrazioni locali più attente alle politiche per la mobilità in bicicletta. Sul nostro territorio sono presenti 20 km di piste ciclabili, destinati ad aumentare nel breve periodo. Affinché l’uso della bicicletta possa continuare a diffondersi è fondamentale garantire la sicurezza dei ciclisti. Con l’installazione di questo cartello vogliamo dimostrare l’attenzione del nostro Comune anche su questo aspetto".

La campagna di Paola Gianotti, autrice 4 Guinness World Record, è partita nel 2014 al suo rientro dal Giro del Mondo, durante il quale fu investita da una macchina in fase di sorpasso. Da allora, insieme a Marco Cavorso, padre del ciclista quattordicenne Tommy ucciso nel 2010 da una macchina, e a Maurizio Fondriest, campione mondiale di ciclismo, Paola ha fondato l’Associazione Io Rispetto il Ciclista che da anni si batte per la sicurezza sulla strada.

"Ogni 35 ore muore un ciclista sulle strade italiane – dice Paola Gianotti - Ognuno di noi deve fare qualcosa per evitarlo".


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