A scuola di rispetto: 1.500 studenti coinvolti nella nuova edizione del progetto firmato SGR

Saranno 1.500 in questo anno scolastico appena iniziato, le ragazze e i ragazzi che andranno a "scuola di rispetto" con i laboratori offerti dal Gruppo SGR al sistema formativo locale.

Rispetto significa responsabilità, comportamenti concreti attraverso i quali mettere in pratica un modo di vivere - che si impara in famiglia e cresce a scuola- basato sulla capacità di includere, sul riconoscimento dei diritti fondamentali delle persone, sulla consapevolezza che siamo tutt’uno con l’ambiente, sulla capacità di usare i mezzi di comunicazione virtuale per sviluppare competenze e creatività. Tematiche delicate queste, che vengono affrontate mettendo al centro la specificità degli adolescenti e della singola classe in cui si sviluppa l’attività, in stretto raccordo con gli insegnanti.

I laboratori offerti, 13 complessivamente, riguardano gli ambiti previsti per l’educazione civica: legalità e solidarietà, sviluppo sostenibile, cittadinanza digitale. E mentre la prevenzione del cyberbullismo è affidata al consolidato progetto ‘Da spettatori a protagonisti’, giunto alla IV edizione e dedicato agli studenti della scuola secondaria di 2 grado, l’educazione ad una concezione del rispetto "a tutto tondo" si sviluppa attraverso il nuovo progetto RispettoSì che gemella classi di scuola media con classi di scuola superiore facendole lavorare insieme.

Una ulteriore novità è costituita dal seminario per i genitori, pensato come spazio in cui confrontarsi sulla complessità quotidiana di accompagnare la crescita dei figli adolescenti.

"Da spettatori a protagonisti" e "RispettoSì" sono stati scelti per 40 classi dai docenti dell’Ites R.Valturio, Dell’ITT Marco Polo, dell’Ipsoea Malatesta, del Liceo scientifico A. Einstein, del liceo Cesare-Valgimigli negli indirizzi Linguistico, Economico e sociale, Scienze Umane; delle scuole medie T. Franchini, Igea, Misano, Di Duccio, Borgese.

Ciascuna classe concluderà il percorso con un evento, per documentare con uno specifico linguaggio - il teatro, il video animato, il dibattito, la fotografia - il modo in cui gli adolescenti vivono il rispetto come dimensione che va imparata, va pretesa, va riconosciuta anche nella relazione con loro.

Entrambi i progetti godono del patrocinio della Regione Emilia – Romagna e del Comune di Rimini.


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