Ex questura: intervento del responsabile del progetto Rimini Life
Gentile Comune di Rimini, anche ASI chiede venia ai cittadini riminesi per essere vittime di un ping pong sui media. Da mesi chiediamo di ricondurre il dialogo ai luoghi istituzionali. È paradossale sia il Comune ad invocarlo.
Sulle questioni evidenziate
L’autorizzazione commerciale ci è stata rilasciata e chiarisce che il richiedente ha i requisiti per esercitare l’attività, così come il format con le sue suddivisioni che rispondono alla normativa del commercio. Per fortuna il documento è pubblico e consultabile. Se si fosse realizzato l’edificio saremmo stati legittimati ad aprire l’attività come proposta, perché è autorizzata la dimensione della superficie di vendita e di quella per le aree di lavorazione, ritenute coerenti e idonee alla attività. Tanto per essere più chiari, se il TAR o il Consiglio di Stato ci dessero ragione sui ricorsi, il supermercato lo potremmo realizzare esattamente così come proposto e potremmo esercitare l’attività, perché c’è già l’autorizzazione commerciale, non certo un centro logistico. Gli atti sono cristallini.
In generale, la storia di questa diatriba è piuttosto chiara.
1. Siamo stati accolti con la dichiarazione del Sindaco "Hanno fatto un pessimo affare", avendo offerto poco più della cifra stimata dal perito, superando un’altra offerta di poco inferiore e aver soddisfatto tutti i creditori, Comune compreso.
2. A dicembre del 2021 abbiamo incontrato il Sindaco che poi nei giorni seguenti ha dichiarato di non conoscerci.
3. A giugno 2022 a ruota della nostra presentazione (prima al Comune e poi alla città) la Giunta ha risposto deliberando l’esproprio e aumentando la quota da spendere inizialmente prevista.
4. Dopo il deposito dei progetti, arriva un’altra delibera che giudica inesistente l’interesse pubblico, legittimo, ma senza fornire alcuna motivazione e questo non è corretto.
5. Dopo gli incontri di giugno e luglio con assessora Roberta Frisoni, cortese e disponibile, il sindaco si è negato ai ripetuti incontri richiesti.
Difficile leggere di un impegno al dialogo con questi fatti avvenuti. Più chiara l’intenzione di voler prendere altro tempo. Respingiamo, anche se è ormai ben comprensibile il motivo, la tensione a ridurre il ragionamento su RiminiLife a valutazioni riguardanti un supermercato di medie-piccole dimensioni.
Appuntamento urgente
Accogliamo l’invito del Comune di Rimini e chiediamo nuovamente e pubblicamente la possibilità di incontrare l’Amministrazione entro due settimane. D’altra parte, attendiamo da fine luglio le risposte dal Sindaco e crediamo che l’importanza di chiudere, dopo tanti anni, il buco nero di via Ugo Bassi, meriti una attenzione particolare. Restiamo in fiduciosa attesa.