Bagno di folla per Galimberti a Misano Adriatico

Una straordinaria cornice di pubblico ha accolto, ieri sera, la nuova rassegna filosofica misanese Pathos: emozioni, stupore e passioni", inaugurata dal filosofo e psicanalista Umberto Galimberti, con un approfondimento sul tema delle emozioni, e che proseguirà questa sera con Silvano Petrosino. Dopo Piazza della Repubblica, la kermesse diretta da Gustavo Cecchini si sposta nella location tradizionale del Giardino della Biblioteca di Via Rossini, dove il noto filosofo indagherà il tema dello stupore, inteso come esperienza eccezionale ma non dell’eccezionale. Petrosino condurrà i presenti nell’affascinante mondo dello "sguardo", fino a portarli di fronte alla meraviglia dell’evento singolare davanti al quale "si è chiamati a rispondere, prima ancora che con le parole, con i nostri stessi occhi".

Domani sera sarà la volta di una novità assoluta per Misano Adriatico: a salire sul palco del Giardino della Biblioteca sarà Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista di origine argentina, rifugiatosi in Francia dopo l’esperienza della guerriglia guevarista. Parlerà di passioni, di quelle che Spinoza chiamava "passioni tristi": un senso pervasivo di impotenza e incertezza che ci porta a rinchiuderci in noi stessi, a vivere il mondo come una minaccia, alla quale bisogna rispondere "armando" i nostri figli. I problemi dei più giovani sono il segno visibile della crisi della cultura moderna occidentale fondata sulla promessa del futuro come redenzione laica. La fede nel progresso ormai è stata sostituita dal futuro cupo, dalla brutalità che identifica la libertà con il dominio di sé, del proprio ambiente e degli altri. Dilaga l’utilitarismo, che si riverbera sui più giovani e li plasma. Per uscire da tale vicolo cieco occorre riscoprire la gioia del fare disinteressato, del piacere di coltivare i propri talenti senza fini immediati.

Domenica, poi, grande chiusura nell’inedita cornice della spiaggia comunale Parco Mare Nord con il poeta e regista Franco Arminio, che porrà l’accento sui messaggi d’amore. Arminio fornirà una fotografia del corpo spaventato della morte e infiammato dall’amore. Non solamente l’amore carnale, ma quello che ci conferma di esistere: l’amore per un figlio e quello per un angolo di paese, l’amore per una strada e quello per la madre, l’amore per un amico e per chi ci è ancora sconosciuto, al punto da scavare in noi il languore del desiderio. Arminio dedica poesie e prose commoventi anche agli amori – vissuti o mancati – di altri scrittori e poeti, da Kafka a Pasolini, da Susan Sontag ad Amelia Rosselli, trovando una voce nuova per indagare il coraggio di essere fragili che ognuno di noi ha sentito innamorandosi, «il mistero di raggiungere nello stesso tempo il corpo di un altro e il nostro».

Tutti gli incontri inizieranno alle 21:30. L’ingresso è gratuito e libero, sino ad esaurimento posti. Non è richiesta prenotazione.


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