Microzonazione sismica di Misano Adriatico certificata dalla Regione

Il Comune di Misano Adriatico ha ottenuto da parte della Regione Emilia-Romagna la certificazione dello studio di microzonazione sismica di terzo livello, il più alto grado di approfondimento per la prevenzione dei terremoti. Si tratta di uno strumento fondamentale per attivare le tecniche costruttive migliori per garantire la sicurezza agli edifici nuovi o da ristrutturare.

Spesso, dopo un terremoto, i danni provocati alle costruzioni e alle infrastrutture presentano differenze sostanziali tra edifici anche poco distanti l’uno dall’altro. La qualità delle costruzioni può senz’altro influire sull’entità del danno, ma spesso a incidere sono le differenze nella pericolosità sismica locale. Di qui l’esigenza di svolgere uno studio sulla microzonazione sismica.

L’analisi, realizzata conformemente alle indicazioni della Protezione Civile, fornisce infatti conoscenze circostanziate sul comportamento sismico dei terreni e sui possibili effetti indotti dai terremoti. Uno strumento particolarmente efficace se applicato durante la pianificazione urbanistica, al fine di indirizzare le scelte verso le aree meno pericolose. Lo studio fornisce inoltre conoscenze utili al governo del territorio, alla progettazione, alla pianificazione per l’emergenza e alle eventuali ricostruzioni post sisma.

Sul territorio di Misano l’area più critica è la zona a mare della SS16, anche se con livelli diversi. Il fenomeno più pericoloso è quello della "liquefazione delle sabbie".

L’utilizzo di questo strumento, che mira ad individuare i siti dove si potrebbero verificare deformazioni permanenti e critiche alle costruzioni e alle infrastrutture in seguito ad un sisma, permetterà ad enti pubblici e privati di indirizzare con consapevolezza gli investimenti, garantendo maggiore sicurezza per i cittadini con minori costi.

"Questo studio – spiga il sindaco Fabrizio Piccioni - sarà determinante ai fini della programmazione che l’amministrazione sta portando avanti per dotarsi il prima possibile di un piano urbanistico in linea con la nuova Legge Regionale, basato sulla riqualificazione e rigenerazione degli edifici pubblici e privati esistenti e il minor consumo di territorio. Siamo grati alla Regione per avere cofinanziato questo lavoro che aiuta a valutare le scelte insediative del pubblico e del privato".


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