Ieg: blue economy, a Ecomondo le strategie di sviluppo dell'economia del mare

Quello dell’economia del mare è un settore che Ecomondo (5-8 novembre, Fiera di Rimini, organizzata da Italian Exhibition Group), mette in vetrina da anni: un ambito dalle grandi potenzialità, un "giacimento" che se valorizzato, e tutelato, è non solo benefico per il clima – il mare è grande assimilatore di CO2 - ma da cui è possibile trarre energia e generare posti di lavoro. L’economia blu dell’Unione europea è in continua crescita e attualmente vale 0,5 trilioni di euro e 5 milioni di posti di lavoro.

Diversi gli appuntamenti che Ecomondo dedica quest’anno alla blue economy. Giovedì 6 novembre (ore 10) l’evento faro è Strutturare la Crescita Blu in Italia: BLUEMED incontra BIG, una conferenza che guarda al mar Mediterraneo e proporrà visione, missione e stato dell'arte delle iniziative in corso nell’area, insieme alle principali sfide a cui è attesa l’economia marittima che vi insiste. La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per lo sviluppo di tutti i settori, maturi o emergenti e per garantire la loro sostenibilità socio-economica e ambientale vanno integrati interventi e programmi, ma soprattutto va consolidata una visione strategica che l’evento vuol trasmettere.

Guarderà al Mediterraneo anche l’evento di giovedì 7 novembre Plastic-free for a healthy Mediterranean Sea: the BLUEMED R&I Pilot, che racconterà l’iniziativa dei Paesi del Mediterraneo Bluemed R&I, lanciata nel 2018 con l’intento di affrontare insieme la minaccia dei rifiuti marini.

Circular Economy for the definition of a sustainable and integrated Blue Growth Strategy è l’evento faro in programma per l’intera giornata di giovedì 7 novembre (dalle ore 10). Tra i partecipanti, il ministro plenipotenziario Enrico Granara. L’obiettivo è quello di stimolare lo sviluppo della circolarità nella Blue economy, nell’area del bacino mediterraneo, attraverso la cooperazione.

Marine litter e blue economy, impatti e soluzioni dal mondo della pesca e dell'acquacultura venerdì 8 novembre (ore 10) rinnova l’appuntamento annuale sul tema del marine litter organizzato da Ecomondo e Legambiente. Sarà trattato in particolare il tema dei rifiuti provenienti dalle attività di pesca e acquacoltura: reti e attrezzi persi o abbandonati, che costituiscono circa un terzo dei rifiuti in plastica rinvenuti sulle spiagge europee e una proporzione maggiore in peso, arrivando fino a 11mila tonnellate per anno.

We are Med: sfida per un Mediterraneo sostenibile chiuderà il ciclo, l’8 novembre, degli eventi faro dedicati al ‘mare nostrum’, illustrando il programma di cooperazione transnazionale INTERREG MED 2014-2020 che vede le istituzioni pubbliche nazionali e regionali di 12 paesi, dal Portogallo a Cipro, guardare all'esigenza di un rafforzamento degli strumenti di governance in campo strategico per il Mediterraneo (turismo, sorveglianza marittima, ambiente, innovazione). Spazio anche ai progetti che condividono un percorso volto a comunicare i risultati raggiunti e rafforzare la capitalizzazione degli stessi risultati.

Gestione sostenibile dei sedimenti e crescita blu in ambito costiero e nei medi e piccoli porti è un altro evento ospitato il 5 Novembre di rilievo per il settore, diretto a fare il punto sulla gestione e utilizzo delle diverse risorse del mare ai fini dell’adattamento delle coste, dei corsi d’acqua e dei porti, per una Crescita Blu sostenibile e sicura, in linea con i lavori del Tavolo Nazionale sull’Erosione Costiera, traguardano la costituzione di un Osservatorio coste.

Nel quartiere fieristico, oltre a Ecomondo, salone leader europeo per la circular economy, anche Key Energy, il salone delle energie rinnovabili e il biennale Sal.Ve, expo biennale del veicolo per l’ecologia in collaborazione con Anfia. Ad essi, quest’anno si aggiunge la prima edizione di DPE - Distributed Power Europe, l’evento dedicato alla power generation.

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