Italia, quanto sei golosa!

Sulle tavole degli italiani il panettone artigianale (ma solo di alta qualità) e tanta fantasia: il fico di Cosenza, il Montepulciano d’Abruzzo e perfino… il caldo vento della Val di Susa come "ingredienti" delle Festività. E per il pomeriggio di Natale al cinema, arriva la torta con i popcorn caramellati. Stimata in oltre 6 miliardi di euro la spesa in dolci artigianali per le Feste

Torna puntuale alla vigilia delle Feste l’OSSERVATORIO SIGEP di Italian Exhibition Group e fotografa in anteprima i dolci artigianali delle tavole italiane imbandite.

Collegato al Salone mondiale del dolciario artigianale, che alla Fiera di Rimini dal 19 al 23 gennaio 2019 compirà 40 anni, l’OSSERVATORIO SIGEP muove dai segnali positivi degli indicatori di spesa per i dolci artigianali natalizi, spesa sempre più spesso sostenuta anche online. Secondo le stime, gli italiani spenderanno ben 6,2 miliardi di euro. Il lato produzione è rappresentato da 90.055 imprese artigiane del settore alimentare, di cui 43.063 nella pasticceria con oltre 155mila addetti (stime e dati Confartigianato).

Quanto alle tendenze, alcuni tra i più noti maestri pasticceri italiani intervistati dall’OSSERVATORIO SIGEP non hanno dubbi: se il Natale 2018 consacra il panettone artigianale, mantiene anche spalancate le porte alla sperimentazione. "Sono un innovatore tradizionalista - dice il bresciano Iginio Massari, considerato il "Maestro dei Maestri" pasticceri - Rispetto la tradizione nella sua essenza più profonda, ma ogni anno imprimo al mio panettone un tocco innovativo. Utilizzo prodotti primari ineccepibili e valorizzati dall’evoluzione della tecnica e della tecnologia: un panettone fatto bene è sempre un buon panettone".

Due chili di dolcezza al profumo di marron glacé del Piemonte e albicocche dal Vesuvio per il panettone del pluripremiato maestro Roberto Rinaldini di Rimini, che prende forma dopo oltre 60 ore di lenta lievitazione.

Fico di Cosenza, limone di Sorrento, nocciola piemontese e il Montepulciano d’Abruzzo utilizzato come essenza nell’impasto del dolce lievitato sono gli abbinamenti eccelsi del panettone segnalati da Federico Anzellotti, presidente della Confederazione Nazionale Pasticceri Italiani.

Natale si tinge di rosa con la torinese Silvia Federica Boldetti, prima donna entrata nell’Accademia dei Maestri Pasticceri Italiani: tra le sue creazioni spicca l’invitante look del panettone ai frutti di bosco con copertura rosa a base di fave di cacao "Ruby", che si ritrovano anche nella sua triade portafortuna di soggetti natalizi: Babbo Natale, un mago e un elfo.

L’OSSERVATORIO SIGEP rileva un tributo ai pomeriggi di Natale al cinema dalla prima Pastry Queen del mondo (SIGEP 2012), unica italiana nominata ambasciatrice della pasticceria del Belpaese all´ONU (2015), la romagnola maestra pasticcera Sonia Balacchi con la ‘Torta Movie’ dedicata ai "co-protagonisti" delle visioni cinematografiche - i popcorn - qui in versione ghiotta con glassa al caramello e vaniglia. All’interno della torta, il profumo dei frutti rossi e la cremosità del mascarpone avvolti in una mousse di fondente al 70% su croccante alle nocciole e agrumi.

Golosi omaggi al Natale dai pasticceri in allenamento per il Campionato Italiano di Pasticceria Seniores del prossimo SIGEP. Charles Di Vita delizia i palati del Belpaese da Acireale con ‘Fiore dell'Etna’, frolla bretone alla mandorla con cuore di crema leggera al caffè e inserto croccante. Siciliano, di Ragusa, anche Gianluca Cavallo con la sua ‘Torta Regina’: 5 strati alternati di crema lavorata e salsa di fragoline e frutti di bosco.

Dal romagnolo Alessandro Bertuzzi, pasticcere e docente internazionale, un pandoro con vaniglia e gelsomino impreziosito dall’arancio grattugiato nell’impasto per esaltare, senza stravolgere, la ricetta originale.

Si allena anche la cuneese Ilaria Cirillo per conquistare a gennaio 2019, a SIGEP, l’accesso al concorso mondiale "Pastry Queen 2020": la sua proposta natalizia 2018 è "Föhn", un morbido cake ai marrons glacès, gelèe di albicocche e ganache montata all’arachide ispirato al vento caldo e avvolgente della sua Val di Susa.

 

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