Bus modulari come un Lego per il TPL del futuro

Un sistema di trasporto pubblico urbano su ruote basato su veicoli modulari, elettrici a batteria e solari, ma soprattutto componibili in convogli di lunghezza variabile. Un solo autista guida il 'gruppone', dal quale un singolo bus si puo' sganciare all'occorrenza. Tutto questo garantirebbe in un colpo solo maggiore capacita' di trasporto, migliore comfort e minori costi rispetto agli autobus tradizionali, lanciando fra l'altro un vettore quasi piu' simile al tram. È l'essenza del progetto "LightBus", gia' scelto da Almacube, l'incubatore di impresa dell'Universita' di Bologna, e selezionato nell'ambito del premio Marzotto, che oggi sbarca al Motor Valley Fest online di Modena. Grazie dunque al 'platooning', cosi' viene ribattezzato il gruppo di bus modulari in fila, emerge "la possibilita' di offrire una sorta di mattoncino Lego alle societa' di trasporto pubblico, un modulo che puo' essere replicato piu' volte con un solo autista", dicono dalla startup. E, quindi, si possono generare in chiave 'smart' o sostituti degli autobus a 18 metri che girano gia' nelle grandi citta' oppure, con piu' veicoli, vettori paragonabili ai tram.

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